L’indagine termografica rientra tra
le prove non distruttive che permette, senza contatto diretto con l’oggetto, di
mettere in evidenza in tempo reale vizi costruttivi e anomalie di funzionamento
mediante rilevamento delle variazioni termiche superficiali.
L’indagine termografica sfrutta il
principio fisico secondo il quale tutti i corpi generano trasferimenti di
calore per irraggiamento in quanto tutti i corpi esistenti hanno una
temperatura superiore allo zero Kelvin assoluto (-273,14°C).
Tutti gli
oggetti presenti nel nostro pianeta, infatti, hanno temperatura superiore allo
zero assoluto pertanto emettono energia termica, sotto-forma di onde
elettromagnetiche, e possono essere osservati attraverso un apposito strumento.
La temocamera rileva le radiazioni
termiche emesse dagli oggetti sotto forma di irraggiamento e le converte in
immagini bidimensionali in falsi colori, assegnando una scalatura di colori
alle diverse temperature apparenti rilevate.
L’infrarosso comprende quella fascia
di onde elettromagnetiche comprese tra 0,7 e 13 µm, invisibili ad occhio nudo
ma percepibili dalle terminazioni nervose della nostra pelle sotto forma di
caldo/freddo.
La radiazione ad
infrarossi e la luce visibile rappresentano due tipi di radiazione
elettromagnetica.
La termografia in edilizia
La termografia è tra le metodiche non distruttive maggiormente utilizzate
nella diagnostica delle patologie edilizie.
Infatti tutti gli edifici, anche se realizzati a regola d'arte, sono
soggetti a degrado e logoramenti.
Concetto importante da non
dimenticare mai è che la termografia non vede cosa c’è sotto, ma percepisce la
differenza termica superficiale che si viene a creare sulla superficie in base
alle differenti caratteristiche fisiche di assorbimento dell’irraggiamento del
materiale che si trova negli strati sottostanti, inerzia termica, pertanto
quando non si trovano le condizioni ottimali di transitorio termico, se
possibile devono essere create, altrimenti deve essere riprogrammata l’indagine
in altro momento della giornata.
La termografia, come tutte le altre prove non distruttive consente:
di poter operare all'interno degli
edifici senza dover sospendere le normali attività, limitando al minimo i
disagi per gli abitanti;
di evitare ulteriori traumi a strutture dissestate, limitando il numero dei saggi distruttivi ai punti realmente rappresentativi per la formulazione del quadro diagnostico generale.
I principali campi di applicazione nell'edilizia sono:
- verifica dell'isolamento
- verifica delle impermeabilizzazioni
- analisi del degrado dovuto ad umidità
- ricerca di cause di infiltrazioni idriche
- ricerca di elementi costruttivi nascosti
Grazie alla termografia si possono evidenziare ad esempio:
dispersioni termiche dovute a deficienze di coibentazione;
umidità nelle murature;
presenza di canalette di impianti
elettrici e/o canalizzazione di impianti idrico-sanitario e termico in
funzione;
ammorsature tra strutture murarie con tessiture
e materiali diversi.
Cosa si vede con la termocamera
La termografia e uno strumento eccezionale per individuare i difetti di un
edificio quali la mancanza di isolamento, la sfaldatura dei rinzaffi ed i
problemi di condensa.