Indagini termografiche

L’indagine termografica rientra tra le prove non distruttive che permette, senza contatto diretto con l’oggetto, di mettere in evidenza in tempo reale vizi costruttivi e anomalie di funzionamento mediante rilevamento delle variazioni termiche superficiali.

L’indagine termografica sfrutta il principio fisico secondo il quale tutti i corpi generano trasferimenti di calore per irraggiamento in quanto tutti i corpi esistenti hanno una temperatura superiore allo zero Kelvin assoluto (-273,14°C).

Tutti gli oggetti presenti nel nostro pianeta, infatti, hanno temperatura superiore allo zero assoluto pertanto emettono energia termica, sotto-forma di onde elettromagnetiche, e possono essere osservati attraverso un apposito strumento.

La temocamera rileva le radiazioni termiche emesse dagli oggetti sotto forma di irraggiamento e le converte in immagini bidimensionali in falsi colori, assegnando una scalatura di colori alle diverse temperature apparenti rilevate.

L’infrarosso comprende quella fascia di onde elettromagnetiche comprese tra 0,7 e 13 µm, invisibili ad occhio nudo ma percepibili dalle terminazioni nervose della nostra pelle sotto forma di caldo/freddo.

La radiazione ad infrarossi e la luce visibile rappresentano due tipi di radiazione elettromagnetica.

Lunghezze d’onda luce visibile: comprese tra 0,4 e 0,7 µm;

Lunghezza d’onda IR: da 0,75 a 100 µmm

IR Onda lunga: da 7.5 a 14 µm


I nostri occhi sono sensibili alla luce visibile. Una termocamera è sensibile alla radiazione ad infrarossi.


La termografia in edilizia

La termografia è tra le metodiche non distruttive maggiormente utilizzate nella diagnostica delle patologie edilizie.

Infatti tutti gli edifici, anche se realizzati a regola d'arte, sono soggetti a degrado e logoramenti.

Concetto importante da non dimenticare mai è che la termografia non vede cosa c’è sotto, ma percepisce la differenza termica superficiale che si viene a creare sulla superficie in base alle differenti caratteristiche fisiche di assorbimento dell’irraggiamento del materiale che si trova negli strati sottostanti, inerzia termica, pertanto quando non si trovano le condizioni ottimali di transitorio termico, se possibile devono essere create, altrimenti deve essere riprogrammata l’indagine in altro momento della giornata.

La termografia, come tutte le altre prove non distruttive consente:

  • di poter operare all'interno degli edifici senza dover sospendere le normali attività, limitando al minimo i disagi per gli abitanti;

  • di evitare ulteriori traumi a strutture dissestate, limitando il numero dei saggi distruttivi ai punti realmente rappresentativi per la formulazione del quadro diagnostico generale.

Immagine termica all'infrarosso di un edificio.

I principali campi di applicazione nell'edilizia sono:

- verifica dell'isolamento

- verifica delle impermeabilizzazioni

- analisi del degrado dovuto ad umidità

- ricerca di cause di infiltrazioni idriche

- ricerca di elementi costruttivi nascosti

Grazie alla termografia si possono evidenziare ad esempio:

  • dispersioni termiche dovute a deficienze di coibentazione;

  • ponti termici;

  • umidità nelle murature;

  • strutture di solai in calcestruzzo armato;

  • presenza di canalette di impianti elettrici e/o canalizzazione di impianti idrico-sanitario e termico in funzione;

  • ammorsature tra strutture murarie con tessiture e materiali diversi.


Cosa si vede con la termocamera

La termografia e uno strumento eccezionale per individuare i difetti di un edificio quali la mancanza di isolamento, la sfaldatura dei rinzaffi ed i problemi di condensa.